caserma Malga Campobrun ad AlaDalla Provincia arriva un contributo di 203mila euro al Comune di Rovereto per i manufatti sullo Zugna. Stanziati 121mila euro per Malga Campobrun ad Ala.

ROVERETO. Il conto alla rovescia per le celebrazioni del centenario della Prima Guerra mondiale è iniziato ormai da tempo e, in tutta la provincia, fremono i preparativi per le commemoriazioni. Tra questi, all’interno di una ricchissima e impegnativa programmazione pluriennale, c’è anche sistemazione di molte e importanti strutture e manufatti bellici che rivestono una grande interesse storico e consentono, a trentini e ospiti, di avere un’idea di quanto accaduto un secolo fa nella nostra martoriata terra di confine.

In Vallagarina, la Provincia ha deciso di mettere mano anche ad alcune opere sul monte Zugna, nel comune catastale di Lizzana. Si tratta di manufatti per recuperare i quali, Sandro Flaim, dirigente della Soprintendenza per i Beni Storici e Archeologici, ha concesso un contributo di oltre 203mila euro (l’80 per cento della somma complessiva) al Comune di Rovereto.

Il Monte Zugna ebbe una rilevante importanza strategica in particolare per le truppe italiane che, con il suo possesso, riuscirono a respingere i tentativi austriaci di sfondamento, sia sulla dorsale della Vallarsa che sulla Valle dell'Adige. Naturale, quindi, che sulle sue pendici ci siano camminamenti, trincee e altre opere a ricordare le sanguinose battaglie tra italiani e austroungarici.

La determina del dirigente stabilisce che i lavori di recupero debbano iniziare entro il 31 dicembre del prossimo anno, che entro il 30 giugno del 2016 debba essere compiuto un rendiconto delle opere e degli interventi, e che il contributo venga erogato in quattro tranche: il 20 per cento della somma (oltre 40mila e 500 euro) ad avvenuto inizio dei lavori, il 30 per cento (quasi 61mila euro) all’esecuzione del 50 per cento delle opere, un altro 20 per cento al termine del 70 per cento dei lavori e un 30 per cento finale a lavori finiti.

Ad Ala, invece, sarà sottoposta ad una drastica cura alla caserma Malga Campobrun, ora di proprietà della Provincia e trasformata in presidio militare durante la Grande Guerra. La struttura si trova in una situazione di estremo degrado: il tetto è completamente crollato e sono rimaste solo le mura perimetrali, con ancora ben visibile, sopra la porta d’entrata, il “timpano” con lo stemma del 6° Reggimento Alpini del Battaglione Bassano.

Per riportare all’antico splendore l’edificio sono stati stanziati 121mila euro. Denaro con cui verrà consolidata e, dove serve, integrata la muratura esistente, sarà ricostruita la copertura, ovviamente identica a quella originale, e sarà restaurato anche il “timpano” stesso. Il progetto definitivo è stato redatto dall’architetto Fiorenzo Meneghelli. A breve, si passerà all’approvazione del progetto esecutivo e all’autorizzazione per l’affidamento e l’esecuzione dei lavori.

Paolo Tagliente - trentinocorrierealpi.gelocal.it

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