Sono trentasei le cartoline repertoriate, tutte riprodotte a grandezza naturale ed a colori, Vengono anticipate da due interventi critici.
Omaggio all’artista
Trentasei reperti, riprodotti a colori ed a grandezza naturale. Sono compresi nel catalogo “Le cartoline della Grande guerra di Tommaso Cascella”, edito da Noubs (44 pagine, 15,00 euro).
I soggetti, che gli specialisti conoscono, vanno dai paesaggi alle manovre militari, dai feriti all’occupazione dell’Albania. Qui sono letti in un contesto unitario, volto a far emergere la figura del pittore. Dietro, la ricerca di Ennio Basilone, che poi ha donato il materiale al Museo “Basilio Cascella” di Pescara.
Esse -lo spiega nel suo intervento Gabriella Albertini- recano il logo della Croce rossa italiana, così da aiutarla nelle attività. Riproducono quadri autentici, che nel frattempo sono stati dispersi.
Disegnate o dipinte, in diretta dal fronte delle operazioni belliche -aggiunge Nicola Costanzo- “configurano un esercizio acuto e raffinato di frammenti del reale, nei quali speranze e timori si intrecciano mirabilmente, e vita e morte trionfano reciprocamente l’una sull’altra”. L’artista, “pur proiettato in una così dolorosa situazione, riesce a toccare quell’equilibrio lirico che, secondo la tesi crociana, è proprio della vera arte, la quale è sempre sintesi di un sentimento e di un’immagine”. Insomma, “ha saputo tradurre in immagini poetiche le diverse esperienze di quei tragici giorni”.
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