MANZANO. Dopo il via libera a Ville Aperte, evento annuale di Aster Turismo di cui Manzano è Comune capofila, riparte anche Aster Cultura. Dopo il commissariamento, la macchina amministrativa si rimette in moto rispondendo all’inoperosità degli ultimi mesi.
I 7 enti Aster (Buttrio, Corno di Rosazzo, Manzano, Pavia di Udine, Pradamano, Premariacco e San Giovanni al Natisone) in occasione del centenario dell’inizio del Primo conflitto mondiale partecipano con il progetto “La Grande guerra” alle celebrazioni promosse dalla Regione organizzando eventi commemorativi ed esposizioni.
L’ufficio Aster Cultura di Manzano avrà il compito di monitorare i dati sul territorio riorganizzando testimonianze e materiali raccolti dai singoli Comuni; le ricerche saranno quindi rielaborate da un gruppo di lavoro di studiosi locali che darà seguito agli eventi.
L’obiettivo è promuovere dal punto di vista turistico-culturale siti storici e territorio, coltivando la memoria e archiviando un patrimonio che con gli anni rischierebbe di disperdersi. L’idea era già stata accolta dall’ex sindaco, Lidia Driutti, che si era preoccupata soprattutto di recuperare fondi; mancava però il progetto vero e proprio, ora sviluppato dai Comuni di Aster Cultura. Il commissario Zossi aveva convocato Aster Turismo (quasi un doppione di Aster Cultura, visto che competenze e referati spesso si intersecano), dando l’ok agli eventi in partenza in primavera. Ora il programma va avanti nel settore cultura con la Grande guerra.
«Siamo lieti che si sia ripresa l’attività – commenta il sindaco di Pavia, Di Bert –, buona parte è già consolidata, ora si cercherà di contenere i costi».
L’assessore Zorzini di Pradamano spiega che sul progetto si sta lavorando dall’anno scorso puntando a «lavorare insieme unendo le forze. Abbiamo già materiale e un libro che racconta un episodio accaduto in paese».
«Tutti i cittadini sono invitati a darci comunicazione di memorie storiche, foto, documenti – esorta l’assessore Murello di Premariacco –. Chiediamo di mettere a disposizione qualsiasi testimonianza posseduta: lettere dal fronte, articoli stampa dell’epoca, oggetti, vestiario militare, piccole collezioni di memorabilia e tutto quanto possa avere un collegamento con la Prima guerra mondiale». Concluse le celebrazioni, il materiale fornito sarà reso ai proprietari.
Rosalba Tello - messaggeroveneto.gelocal.it