Il battaglione della «Volpe del deserto» nella Grande Guerra si mosse dal Friuli al Veneto. Da Claut il 15 settembre parte una camminata di quattro ore.
La “Volpe del deserto” Edwin Rommel, prima di entrare nei libri di storia per le campagne militari con l’esercito nazista in Nord Africa, aveva guidato il battaglione Württemberg nelle Dolomiti del Nordest durante la Prima guerra mondiale. A distanza di 96 anni, il Consorzio Piancavallo Dolomiti Friulane, in collaborazione con Turismo Fvg, organizza una “passeggiata” sulle tracce di quel frammento poco conosciuto della Grande Guerra. Il percorso proposto il 15 sttembre, è lo stesso che Rommel e i suoi uomini del battaglione Württemberg percorsero allora, lungo quella strada, costruita dagli alpini italiani tra il 1910 e il 1912, che collega la Val Cellina alla Val Meduna, nelle Dolomiti Friulane, ed è ancor oggi perfettamente percorribile.
La partenza della passeggiata, è alle ore 9.30 dalla piazza principale di Claut, dura 4 ore con pranzo al sacco. Erwin Rommel, a soli 26anni e ancor prima di Caporetto, era già famoso per il suo coraggio e abilità bellica. Il reparto che comandava rappresentava la “punta estrema” dell' Alpenkorps germanica, aggregato alla XIV armata nell'assalto all’Isonzo; gli "alpini" tedeschi penetrarono come una lancia nella difesa italiana per raggiungere, inquadrati con la 22esima divisione Schützen, velocemente Longarone e tagliare così la strada alle truppe italiane che dal Cadore si stavano ritirando verso il Grappa. Tuttavia, a Forcella Clautana, il 7 novembre 1917, si dovettero arrestare: attestati a quota 1439 della forcella c'erano circa 1000 italiani: alpini del Susa e del Cividale, bersaglieri, fanti, artiglieri, arditi del reparto d'assalto, che riuscirono a impedire lo sfondamento delle truppe tedesche.
Si difesero strenuamente, tant’è che lo stesso Rommel, dopo il fallimento del primo assalto notturno, ebbe a dire: "Sono seccato, è il primo assalto dall'inizio della guerra che mi va male. Duro lavoro di ore andato in fumo. Una ripetizione dell'assalto sembra senza speranza…”.Il battaglione da montagna del Württemberg, con un organico che costituiva quasi un reggimento, aveva nei suoi ranghi anche una donna, di origini austriache, con la funzione di interprete per varie lingue. Si era arruolata sotto mentite spoglie e poi alla fine venne scoperta: Wolf Hauler, alias Mary Senta, rimase comunque nell’organico del reparto anche dopo essere stata smascherata a Longarone. “A quasi cent’anni da quei tragici eventi – spiega il Consorzio - ecco un’occasione assolutamente interessante per conoscere un episodio “minore” ma estremamente significativo della Grande Guerra, e di godere nello stesso tempo di panorami affascinanti a contatto con una natura intatta”. Per informazioni:
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