Venerdì 18 ottobre alle ore 21 alla Sala Diana del Teatro Garage debutta in prima nazionale lo spettacolo “con testo e regia di Lorenzo Costa La Grande Guerra - Eppure si rideva”. La nuova produzione del Teatro Garage scritta diretta e interpretata da Lorenzo Costa a fianco di Federica Ruggero è presentata in occasione del prossimo centenario dello scoppio della Prima Guerra Mondiale.
Lo spettacolo è uno sguardo critico e disincantato sulla Prima Guerra Mondiale. La storia, gli eventi, gli orrori, ma soprattutto i rapporti umani gli eventi collaterali. La formula è quella del teatro – racconto collaudata già in diversi spettacoli della Compagnia - Sulle vie del Blues, Lettere da Lontano, Viaggio all’Inferno - due attori in scena Federica Ruggero e Lorenzo Costa raccontano al pubblico la storia della Grande Guerra e soltanto in rari momenti si spoglieranno della veste di narratori per diventare i personaggi raccontati.
Non trascurando il quadro storico ufficiale gli interpreti ripercorrono le battaglie più significative del conflitto (attentato di Sarajevo, Battaglia di Verdun, Battaglia di Caporetto) e momenti tragici di disperazione di fame orrore paura, un racconto che però lascia spazio anche a una fresca o maliziosa allegria quella delle storielle che i soldati si raccontavano in guerra come antidoto alla paura e alla morte. Infatti in quegli attimi drammatici eppure si rideva si rideva con storielle di una comicità semplice con aneddoti accaduti all’avversario mentre si era in trincea come il drammatico incidente di un soldato nemico che scagliatosi contro gli italiani a un certo punto perde i pantaloni e viene colpito nell’atto di tirarseli su. Chi era rimasto a casa rideva con le barzellette dell’avanspettacolo, erano gli anni del varietà con i comici Nicola Maldacea, Ettore Petrolini e Raffaele Viviani il cui umorismo viene riproposto senza intento parodistico in alcuni momenti dello spettacolo.
La Guerra raccontata con le parole degli uomini comuni, dei comici dell’epoca ma anche con la sensibilità dei grandi poeti come D’Annunzio e Ungaretti.
Lo spettacolo in sintesi al di là dei fatti storici apre una finestra sulla quotidianità dei soldati in trincea cercando di cogliere i sentimenti più profondi dell’uomo, la paura, i dubbi le speranze e quell’attaccamento alla vita che nasce proprio nei momenti più difficili ma intende anche soffermarsi su quell’umorismo disperato delle storielle raccontate dai soldati.
Immagini d’epoca che scorrono alle spalle degli attori e rumori di guerra rafforzano la storia e contribuiscono a creare il patos il tutto incorniciato da una scenografia essenziale e geometrica.
Lo spettacolo è in collaborazione con Regione Liguria, dopo la prima a Genova le prossime date sono Roma (Teatro Ambra) l’Aquila e alcune cittadine della Toscana.
Repliche sabato 19 ottobre (ore 21) e domenica 20 ottobre (ore 17).
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