Sabato 23 e domenica 24 agosto 2014 prende il via il percorso della memoria sui sentieri della prima guerra mondiale
E’ stato presentato in occasione dell’adunata di Pordenone ed ora si prepara a muovere i sui passi seguendo il percorso della memoria lasciato sul fronte della prima guerra mondiale. E’ il “Progetto Ta-Pum”, il primo cammino della memoria sui sentieri della Grande Guerra, lanciato in occasione del centenario dello scoppio del conflitto. Si tratta di una spedizione alpinistica, sportiva e culturale che ripercorrerà, tappa dopo tappa, i luoghi che furono scenario della Grande Guerra.
Il primo percorso seguirà la linea dei cinque fronti di guerra “dallo Stelvio al Mare”, come recitano gli atti militari ufficiali: Stelvio-Adamello-Giudicarie, linea degli Altipiani, Cadore, Carnia, Fronte Giulia. Un tragitto alpinistico di 1.084 km, suddiviso in 53 tappe, che impegnerà un team sportivo a partire dal 24 agosto 2014, per un periodo di circa due mesi. In contemporanea, un altro gruppo partirà il 12 settembre e percorrerà con un trekking altri 676 km, suddiviso in 35 tappe, che considerano l’arretramento del fronte dopo Caporetto – da Asiago a Bassano, da Vittorio Veneto a Redipuglia – e toccano così i luoghi più significativi della memoria del conflitto. I due team si incontreranno simbolicamente a Redipuglia il 13 ottobre, per percorrere uniti la parte finale fino ad arrivare a Trieste il 17 ottobre.
La partenza avverrà proprio dall’Alta Valtellina con due momenti particolarmente significativi. Il primo sabato 23 agosto 2014, al Forte di Oga, per la presentazione del progetto e dei partecipanti alla spedizione. Presentazione che verrà effettuata presso la casermetta del Forte Venini e che sarà accompagnata dal ricordo, da parte di Giovanni Peretti, dei momenti più significativi combattuti sulle montagne dell’Alta Valtellina.
Domenica mattina, il cammino prenderà il via dalle Torri di Fraele, da dove parte il sentiero militare che porta al forino del Monte Scale; da qui la spedizione muoverà verso lo Stelvio e poi verso la Valfurva. Per diversi tratti sarà accompagnata da alpini ed alpinisti dell’alta valle e percorrerà sentieri e trincee che proprio le penne nere hanno recuperato nel tempo, sostenuti dal contributo di Parco e Comunità Montana.
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