Una lettera scritta da un marinaio della prima guerra mondiale e indirizzata alla famiglia è arrivata a destinazione dopo circa un secolo. La missiva datata 1916, già con l’indirizzo e il francobollo, per qualche motivo non fu mai inviata e poco tempo fa è stata ritrovata dietro un camino a Kirkwall, la capitale amministrativa dell’arcipelago delle Orcadi in Scozia. La lettera firmata “Your Blue Jacket Boy” è stata scritta dal marinaio David John Phillips. Il personale della Biblioteca di Orkney, infatti, per identificare l’autore ha lanciato un appello sul blog a cui ha risposto una nipote di David John Phillips che ritiene che la lettera sia stata scritta dal suo avo ai suoi bisnonni. Durante la prima guerra mondiale David John Phillips, fu di stanza a Orkney e qui sposò Catherine Isabella Coghill Johnston prima di tornare al suo paese di origine.
Il Faro on line - “Scrittori, poeti e soldati raccontano la prima guerra mondiale” è il tema scelto per la terza cena socio-letteraria, organizzata dall’associazione culturale Clemente Riva di Ostia, che si svolgerà il prossimo 25 febbraio presso la sede del comitato di quartiere Ostia Nord.
Prima della cena, la professoressa di Lettere Paola Mancurti terrà una breve lezione sui principali autori che hanno vissuto negli anni del primo conflitto mondiale, come Ernest Hemingway, Erich Maria Remarque, Giuseppe Ungaretti, Italo Svevo, esaminando le loro opere più importanti, in cui hanno raccontato il dramma della Guerra. Spazio anche alle commoventi testimonianze umane dei soldati al fronte.
Appuntamento con il corso di Storia a cura di Carlo Pongetti compreso nell'anno accademico 2013/2014 della Libera Università per adulti Senigallia. Venerdì 14 febbraio 2014 dalle ore 16.30 alle ore 18.30 all'Auditorium San Rocco, Gilberto Piccinini terrà una lezione su "Le Marche e la Grande Guerra".
Con il corrente anno accademico si entra nel centenario dello scoppio della Prima Guerra Mondiale (1914-1918). Su tali eventi s’intende proporre una riflessione ripercorrendo gli avvenimenti e le questioni che predisposero al conflitto e a i suoi esiti.
Un percorso articolato attraverso Gorizia e la Slovenia, dal Monte Grappa fiancheggiando il fiume Piave verso l’altopiano di Asiago: 300 chilometri suddivisi in quattro tappe distinte per ripercorrere i luoghi della Grande Guerra. Storia, ma anche paesaggi e architettura rivissuti grazie all’èStoriabus, l'autobus storico-turistico che viaggia nel tempo, alla scoperta dei luoghi simbolo del Primo Conflitto Mondiale, di cui ricorre quest’anno il centenario. Parte del progetto Carso 2014+, promosso dalla Provincia di Gorizia e organizzato dall’associazione èStoria, èStoriabus propone percorsi storico-culturali attraverso i luoghi della Prima Guerra Mondiale, per ricordarne, cent’anni dopo, battaglie e accadimenti che segnarono indelebilmente la memoria collettiva.
1a Guerra mondiale: presso la Biblioteca Provinciale Tedesca "Dr. Friedrich Teßmann", in via A. Diaz 8, a Bolzano conferenza serale giovedì, 27 febbraio 2014, ore 20.00, e workshop venerdì, 28 febbraio 2014, ore 14.00 - 19.00.
Il dott. Oswald Überegger, Direttore del Centro di Storia regionale della Libera Università di Bolzano, giovedì 27 febbraio 2014, alle ore 20.00, terrà una conferenza sul tema "Krieg als gesellschaftliche Grenz- und Gewalterfahrung. Der Erste Weltkrieg und Tirol" ("La guerra quale esperienza sociale estrema e di violenza. La Prima Guerra Mondiale e il Tirolo")..
Le iniziative dei National Archives, dell'Imperial War Museum e di Zooniverse per digitalizzare e condividere milioni di documenti.
Quest'anno il Regno Unito commemora il centenario dell'inizio della Grande Guerra, iniziata appunto cento anni fa per lo UK. Le iniziative previste sono molte, ma tra di esse ve ne sono alcune che riguardano in particolare il mondo digitale. I National Archives di Londra, gli archivi ufficiali del governo inglese che conservano mille anni di memoria storica di un popolo, posseggono un milione e mezzo di pagine tratte dai diari ufficiali delle unità inglesi che hanno combattuto in Francia e Belgio.
La sera del 23 gennaio 2014 si è svolto presso la sala conferenze dell’Archivio di Stato di Trieste il secondo incontro dell’undicesima edizione del Danceproject festival, organizzato dall’Associazione Culturale Teatro Immagine Suono, intitolato “Occhi sull’abisso”. L’abisso nel quale il festival si propone di gettare l’occhio è quello della Grande Guerra, di cui proprio quest’anno ricorre il centenario dello scoppio, con una particolare attenzione alla nostra città e alla sua particolare realtà d’allora.
L’incontro ha proposto una serie di letture sceniche interpretate da Maurizio Zacchigna, Valentino Pagliei e Daniela Gattorno intervallate da tre interventi danzanti di Marta Melucci.
Curare un’esposizione fotografica sulla Prima Guerra Mondiale è un’esperienza allo stesso tempo terrificante e inebriante. Terrificante perché è stata uno dei conflitti più sanguinosi e insensati della storia. Inebriante perché l’iconografia del periodo, e in particolare l’immagine fotografica, ha qualcosa di straordinario e irripetibile.
La selezione di foto messa da me insieme per “Una guerra epocale. Il primo conflitto mondiale nelle immagini degli archivi inglesi, francesi e tedeschi" gestiti in Italia da Tips Images, mostra inserita nel progetto“History & Photography – La Storia raccontata dalla Fotografia”, non vuole perciò raccontare dal punto di vista storico e accademico come si svolsero gli eventi della prima guerra mondiale tra il 1914 e il 1918.
Si è svolto ieri, sabato 8 febbraio, a Vietri un convegno su Domenico Piccirillo, un vietrese alla "Beffa di Buccari", a 100 anni dalla dichiarazione della prima Guerra Mondiale. Presenti i familiari del marinaio Piccirillo, al fianco di Gabriele d'Annunzio in quella che fu definita un'impresa epica.
Il 28 luglio 1914 con la dichiarazione di guerra dell'Austria alla Serbia, in seguito all'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando, aveva inizio la Prima Guerra Mondiale. Durante il conflitto, nella notte tra il 10 e l'11 febbraio 1918, trenta incursori della Regia Marina, al Comando del Capitano di fregata Costanzo Ciano di Livorno e del Capitano di Corvetta Luigi Rizzo di Milazzo, insieme a Gabriele D'Annunzio, portarono a termine un raid nella baia di Buccari ai danni della Imperiale Marina Asburgica. Tra coloro che portarono a compimento quell'azione, passata alla storia come la "beffa di Buccari", c'era il vietrese Domenico Piccirillo.
CHIARAMONTI. Sono 1846 i soldati sardi caduti al di fuori dei confini italiani durante la Grande Guerra del 1915-1918. Quattro di questi erano di Chiaramonti e la notizia riguardo la loro sorte e il rispettivo luogo di sepoltura è emersa grazie al lavoro di indagine compiuto in giro per l’Europa dal dottor Giuliano Chirra, medico e scrittore di Bitti, e confluito nei tre volumi “Mortos in terra anzena. 1915-1918” dopo sette anni di ricerche.
L’opera verrà presentata oggi alle ore 17,30 nella sala consiliare in via Brigata Sassari nell’incontro organizzato dal Comune di Chiaramonti in collaborazione con l’associazione culturale femminile “Coro Doria”.
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