Iniziamo un viaggio attraverso i racconti della Prima Guerra Mondiali: i luoghi, i libri, i film e i fumetti che hanno raccontato e che continuano a raccontare l’epopea e il dolore della Grande Guerra
Il 28 luglio 1914 l’Impero Austroungarico dichiarò guerra alla Serbia. Tre giorni dopo, il 31 luglio, la Prussia dichiarò guerra alla Russia e alla Francia. Iniziava così ufficialmente la Prima Guerra Mondiale, un evento destinato a sconvolgere l’Europa e a proiettare il mondo nel ’900, il cosiddetto secolo breve.
Quest’anno si celebrerà il centenario della Grande Guerra, conflitto che per quanto riguarda l’Italia ha interessato principalmente quei territori che ora sono il Friuli, il Veneto e il Trentino Alto Adige. La Prima Guerra Mondiale è stata un evento molto complesso, uno dei pochi capace di segnare uno spartiacque nella Storia definendo in maniera molto netta un “prima” e un “dopo”.
Sabato 25 gennaio, allo Stringher di Udine, inaugurerà la mostra dedicata ai cento anni dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale
In occasione del primo anno della ricorrenza dei cento anni dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale, l’ISIS Stringher attraverso il Laboratorio di Storia ha allestito l’esposizione “Eppur si mangia … Alimentazione, conservazione e cottura del cibo, distribuzione del rancio nella Prima Guerra Mondiale”.
Il Dirigente scolastico, Anna Maria Zilli, ha messo in evidenza il valore formativo e didattico di questa iniziativa che si collega direttamente ad uno degli indirizzi dell’Istituto, la Ristorazione, e che coinvolge gli studenti sia nel loro percorso di studi che come realizzatori di un approfondimento sulla storia e la tecnica di conservazione del cibo.
Francesco Baracca si rifà il look. Le impalcature che da qualche tempo hanno avvolto il monumento all’eroe dei cieli della Prima guerra mondiale, simbolo della città di Lugo, verrà restaurato per la prima volta in quasi 80 anni di storia. Realizzata dallo scultore faentino Domenico Rambelli, fu inaugurato il 21 giugno del 1936. Da allora, il tempo ha lasciato parecchi segni. Adesso è finalmente arrivato il momento di rimetterlo a nuovo.
L’intervento, partito ufficialmente oggi, dovrebbe concludersi entro il nove maggio, giorno del compleanno dell’aviatore lughese. Se tutto dovesse andare come previsto, il taglio del nastro dovrebbe avvenire entro il 18 maggio, quando dal centro di Lugo partirà la nona tappa del Giro d’Italia. Mai però come in questo caso il condizionale è d’obbligo, alle luce del precedente dell’inaugurazione, ancora da farsi, della Meridiana dei Popoli, più volte rinviata.
L’arte e la prima guerra mondiale dai futuristi a Grosz e Dix
PALAZZO DE' MAYO - Curata da Elena Pontiggia la mostra, che apre in Italia le riflessioni sul centenario della prima guerra mondiale (1914-1918), comprende oltre cinquanta opere e documenta come gli artisti, da Balla a Carrà, da Léger a Grosz e Dix, da Previati a Nomellini, hanno rappresentato la drammatica esperienza del conflitto.
Cuore della mostra è la figura di Sironi, di cui per la prima volta vengono analizzate organicamente la stagione degli anni 1915-1918 e la tematica della guerra, che ricorre nella sua pittura ben oltre quegli anni.
Il percorso espositivo muove da maestri europei come Léger con I giocatori di carte, 1915; Otto Dix, con la poco nota Schützengraben in der Champagne, 1916; Grosz con il tragico 1917.
Università degli Studi di SASSARI – Progetto Articolo 9 della Costituzione. Cittadinanza attiva per valorizzare il patrimonio culturale della memoria storica a cento anni dalla Prima guerra mondiale all’Università di Sassari
La memoria della Grande Guerra in una chiesetta sull’isola dell’Asinara.
La storia della costruzione di una piccola chiesa in stile tirolese sull’isola dell’Asinara in Sardegna sarà il punto di partenza per raccontare una delle pagine più drammatiche della Prima guerra mondiale: la morte per tifo e colera di 4.574 prigionieri dell’esercito austro-ungarico.
Olmi dirige Santamaria sull'Altopiano in "15-18: l'Italia in guerra"
Il film l'Italia in guerra di Olmi con Santamaria ad Asiago
„Sono iniziate sull'Altopiano di Asiago le riprese di "15-18 l'Italia in Guerra", il nuovo film di Ermanno Olmi con Claudio Santamaria, Jacopo Crovella, Andrea Di Maria, Francesco Formichetti, Camillo Grassi e Niccolò Senni“
„Ermanno Olmi torna sull'Altopiano di Asiago con una sqaudra di attori tutta al maschile per raccontare la Grande Guerra, con episodi realmente accaduti e tramandati oralmente dai sopravvissuti ai figli ed ai nipoti. "15-18 l'Italia in Guerra" è il titolo della nuova opera del Maestro, che vede impegnati Claudio Santamaria, Jacopo Crovella, Andrea Di Maria, Francesco Formichetti, Camillo Grassi e Niccolò Senni.
Mercoledì 22 gennaio prenderà il via al Castello di Rovereto «Con il libro nello zaino. Sui sentieri della Grande Guerra» ciclo di incontri di presentazione di 4 libri dedicati alle tracce che la Prima guerra mondiale ha lasciato sul territorio regionale.
L’iniziativa è promossa dal Museo Storico Italiano della Guerra.
Gli appuntamenti si svolgeranno per quattro mercoledì di fila, sempre alle 17,30 nella sala conferenze del Castello, alla presenza degli autori.
Il primo incontro di mercoledì prossimo proporrà il libro di Antonio Zandonati «Le teleferiche dell’11° Armata austro-ungarica dall’Adige al Brenta (1915-1918)», pubblicato dal Museo della Guerra, che lo storico ha scritto in collaborazione con Luigi Longhi, cultore della storia degli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna.
Primo lungometraggio diretto da Hubert Schoenegger
Uscirà nelle sale cinematografiche italiane in primavera “Lacrime delle Dolomiti di Sesto”, primo lungometraggio diretto da Hubert Schoenegger e prodotto da Geosfilm.
Il film racconta gli avvenimenti drammatici e le lotte sanguinose che hanno avuto luogo sul fronte dolomitico durante la Grande Guerra, ma si concentra anche su una vicenda toccante di amore e di amicizia, con un cast che va da Gedeon Burkhard (noto in Italia per aver interpretato “Il commissario Rex”, ma presente anche nel cast di “Bastardi senza gloria” di Quentin Tarantino) a Christiane Filangieri (interprete di moltissime fiction, tra cui “Perlasca, un eroe italiano”, “Ho sposato uno sbirro” e, prossimamente, “I Cesaroni 6”).
Cento anni fa, nel 1914, iniziava quella che con enfasi immeritata è stata definita la Grande Guerra. Nella ricorrenza il giornalista Ettore Frangipane ha scritto un libro, premiato dalla Provincia, cui è stato dato il titolo “Fame a Bolzano” (nella versione tedesca “Hungersnot in Bozen”). Vi si leggono le cronache bolzanine degli anni dal 1914 a quando, nel 1919, l’Alto Adige fu assegnato all’Italia, potenza vincitrice.
Speranze, illusioni, delusioni, disagi crescenti per una popolazione che ha sofferto letteralmente la fame, fino a dover accettare lo sfascio del proprio esercito sostituito da divise straniere, il tramonto degli Asburgo e l’arrivo dei Savoia, la lingua di Dante che mira a subentrare a quella di Goethe. Non sono, quelle narrate da Frangipane, vicende esposte in forma narrativa.
Il ruolo della Croce Rossa nella prima guerra mondiale è il tema al centro della conferenza in programma per domani, martedì 21 gennaio, alle ore 16, nella sala blu del palazzo comunale di Assisi.
La conferenza, dal titolo “Feriti, soccorsi e Croce Rossa nella Grande Guerra” sarà tenuta dal professor Ettore Calzolari, colonnello medico cgd del Corpo militare della Croce Rossa Italiana e addetto all’ufficio storico dell’Ispettorato nazionale.
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