Il presidente della Repubblica: "Il centenario del conflitto ’14-’18 vede insieme nella Ue i popoli che si combatterono sanguinosamente. Ma occorre evitare polemiche sulle colpe di allora. E trasmettere ai giovani una memoria critica di quella tragedia"
Caro direttore,
domenica 6 luglio a Redipuglia un evento collettivo di forte impatto e significato punterà i riflettori dell'attenzione pubblica sul centenario della prima guerra mondiale. Mi riferisco al concerto ideato e diretto dal maestro Riccardo Muti e alla eccezionale partecipazione che lo caratterizzerà: un appuntamento con musica e storia che nella scia di altri che di anno in anno l'hanno preceduto celebra i valori dell'amicizia e della pace in luoghi e in modi non rituali.
In occasione del centenario della prima guerra mondiale, l’Associazione Ta Pum promuove un ‘Cammino della memoria’ nei luoghi, dallo Stelvio al mare, che furono lo scenario della prima Guerra mondiale.
Un lungo cammino rievocativo sulle tracce dei soldati, che a migliaia sulle nostre montagne soffrirono e morirono durante la guerra. E’ l’idea che in occasione del centenario ha coltivato l’associazione Uomo Libero di Nago, mobilitando la collaborazione dell’associazione degli Accompagnatori del territorio del Trentino, del Comitato di ricerca scientifica Ev-k2-CNR e dell’Ufficio stampa dello stesso Consiglio nazionale delle ricerche. L’anima del progetto è Walter Pilo, ristoratore torbolano, da tanti anni impegnato in progetti mirati alla difesa dei legami comunitari e solidaristici del nostro territorio.
Gli organizzatori dell'esposizione affermano che il suo scopo principale non è soltanto ricordare ai nostri contemporanei della Prima Guerra Mondiale, ma anche metterli in guardia contro il ripetersi degli errori della storia.
Oltre 120 reperti unici nel loro genere, facenti parte della collezione del museo della storia della religione di San Pietroburgo saranno esposti alla mostra, inaugurata il 24 luglio, "Per la fede, lo zar e la Patria", che promette di rivelare le pagine sconosciute della Prima Guerra Mondiale — la storia del "fronte spirituale" che funzionava in tutti gli eserciti europei all'inizio del ХХ-esimo secolo, come spiega il curatore dell'esposizione Vladimir Bezrodin, ricercatore senior del museo:
Il senatore Franco Marini, presidente del "Comitato storico scientifico per gli anniversari di interesse nazionale" ha ricevuto oggi una rappresentanza del Comitato Ta-Pum. Il presidente Walter Pilo ha avuto modo, nell'arco del prolungato e cordiale incontro, di esporre il progetto del 'Cammino della memoria' al presidente Marini, che ha manifestato il suo forte apprezzamento per l'iniziativa, augurandosi di poter portare personalmente il proprio saluto ai team che compiranno i due percorsi lungo le linee di fronte della Prima Guerra Mondiale.
(AGI) Trento, 22 lug - Un lungo cammino rievocativo di 1.800 km in totale, sulle tracce dei soldati che a migliaia sulle montagne del Trentino soffrirono e morirono durante la Grande Guerra. E' l'idea che in occasione del centenario ha coltivato l'associazione Uomo Libero di Nago (Tn), mobilitando la collaborazione dell'associazione degli Accompagnatori del territorio del Trentino, del Comitato di ricerca scientifica Ev-k2-Cnr e dell'Ufficio stampa dello stesso Consiglio nazionale delle ricerche. Il cammino della memoria attraversera' due distinti percorsi - uno di 1.100 chilometri, piu' alpinistico, l'altro di 700 chilometri e tecnicamente meno impegnativo - condurra' due gruppi di civili e militari a unire idealmente la linea dell'antico fronte italo-austriaco.
Si è tenuta presso Nago di Torbole (TN) la presentazione dei due percorsi di “Ta-Pum”, la prima missione che percorrerà in continuativa il fronte di guerra e i luoghi storici di fondo valle. I due team partiranno il 24 agosto e il 12 settembre. Un’impresa-primato alpinistica, sportiva, scientifica e culturale con la partecipazione del Cnr.
I due percorsi di “Ta-Pum”, la prima spedizione che ripercorrerà per la prima volta in maniera integrale e continuativa i luoghi che furono scenario della Grande Guerra, sono stati presentati oggi durante un workshop presso il ‘Fortino’ a Nago di Torbole (TN).
Ta-Pum ist der Klang der Schusse, die unaufhorlich, Tag und Nacht, viele Soldaten an der Front begleiteten. Ta Pum ist aber auch der Name einer Vereinigung.
Artlasslich der Gedenkfeier des Eintritts Italiens in den Ersten Weltkrieg fordert diese Vereinigung eine interessante Initiative, die den Namen "Weg der Erinnerung" tragt und fur das kommende Jahr geplant ist. Der Weg fuhrt zu Orten, die Schauplatze des Weltkrieges waren, vom Stelvio bis zum Meer.
Es ist eine Reise, um mehr uber die Wehgeschichte zu erfahren. Gleichzeitig wird aber and: die Geschichte erzahlt, die mit Tinte und Blut von all den Personen geschrieben wurde, die an diesen Orten gekampft und gelitten haben.
Sono passati 100 anni dall'attentato di Sarajevo e non possiamo dimenticarci di questa data simbolica!
Sabato sera la Rai trasmetterà un film tv su questo episodio... a Sarajevo i Wiener Philharmoniker suoneranno gli inni delle nazioni coinvolte nella guerra... a Verdun uno spettacolo di suoni e luci rievocherà la violenza delle battaglie...
Anche Vittorio Veneto è indubbiamente uno dei luoghi simbolo di quella guerra.
Vi inoltriamo con piacere l'invito che ci è giunto dalla nuova Amministrazione Comunale ad una conferenza presso il Museo della Battaglia nella tarda mattinata di sabato 28 giugno, un incontro che, tra l'altro, concluderà il primo Consiglio Comunale, simbolicamente convocato nella Sala della Vittoria del Museo.
Cinque itinerari alla portata di (quasi) tutti proposti dai gestori dei rifugi del Trentino per ripercorrere i luoghi dei combattimenti nell’anno del centenario.
Scarponcini comodi, zaino in spalla, guscio antipioggia e una buona mappa (quella non si scarica mai!). È l’ora di partire e quest’anno, in cui ricorre il Centenario della Grande Guerra, camminare in montagna sarà un modo per ricordare e ripercorrere i luoghi dei combattimenti, tra i più cruenti della storia moderna. I gestori dei rifugi del Trentino propongono trekking, di rifugio in rifugio, lungo i sentieri che affiancano i forti, penetrano nelle trincee, entrano nelle gallerie fino ad arrivare ai campi di battaglia. Chi si avventura sull’Adamello, sopra i tremila metri, potrà forse capire meglio cosa è stata davvero la Guerra Bianca, combattuta in condizioni terribili.
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