Il Rotary Club "Bassano Castelli" ha incaricato un'impresa di Pistoia, che ha realizzato una nuova tipologia di fiore. Colore rosso, non molto alta, capace di resistere alle basse temperature
BASSANO DEL GRAPPA (Vicenza) – Una rosa per commemorare i caduti della guerra del 1915-18. Dedicata in particolare al Monte Grappa, da cui prende il nome, la pianta è totalmente nuova, non esisteva prima né in natura né nel mercato. E’ stata pensata dal Rotary club “Bassano Castelli” «per partecipare attivamente alle celebrazioni del prossimo centenario della Grande Guerra, onorando con il fiore più nobile la memoria di chi ha perduto la propria vita per la patria e per la libertà».
Il Rotary, avuta l’idea, per realizzarla si è rivolto ad un’impresa di Pistoia, specializzata nella ricerca di nuove tipologie di rose. Si tratta di “Rose Barni” che sta facendo crescere una ventina di piante della “Monte Grappa”: una varietà da ornamento, di color rosso sangue, non molto alta, capace di resistere a temperature basse. Quindi adatta a fiorire anche vicino al Grappa.
Il generale Antonio Cantore, Medaglia d’Oro al valore militare, fu il primo generale Italiano a cadere nella Grande Guerra. Venne colpito da una pallottola in piena fronte il 20 luglio 1915, mentre da una postazione a Forcella Fontananegra osservava la trincea nemica.
Fin dalle prime ore dopo la morte del generale, fra i soldati e la popolazione civile, si diffuse una domanda tanto semplice quanto complicata: chi aveva sparato al valoroso Cantore? Un cecchino Austriaco come indica la versione ufficiale, o un soldato Italiano secondo vox populi esasperati dalla sua inesorabile durezza?
Dal giorno del funerale a Cortina, il berretto forato deposto sopra la bara che il generale Cantore portava quando venne colpito, consegnato ai famigliari, non comparve più in pubblico per 83 anni. Nel 1998, il berretto ricomparve esposto a Cortina alla Mostra sulla Grande Guerra 1915-18 organizzata dallo storico, studioso e responsabile del Museo Tre Sassi in Valparola, Loris Lancedelli, ospitata nel palazzo del Comune in occasione dell’ottantesimo anniversario dalla fine della Grande Guerra.
In Friuli Venezia Giulia la storia è di casa: oltre al festival èStoria ripartirà anche quest'anno èStoriabus, l'autobus che viaggia attraverso i luoghi-simbolo della Grande Guerra, di cui nel 2014 ricorrerà il centenario.
Fu in Friuli Venezia Giulia, così come negli altri territori italiani di confine (Veneto e Trentino), che il primo conflitto mondiale fu combattuto aspramente in una lunga guerra di logoramento, che lasciò tracce sia nella memoria collettiva degli abitanti di queste terre sia nei territori che furono teatro di battaglie, dove ancora oggi si ritrovano trincee e fortini, ma anche i tanti cimiteri di guerra e i musei che ricordano ai posteri questa immane carneficina.
Roma, 15 ott. (Adnkronos/Cinematografo.it) - Sono iniziate oggi in Trentino, sulle trincee del Nagià-Grom in Valle di Gresta, le riprese de ‘La paura’, l'opera seconda di Leonardo Di Costanzo che ricostruisce l'esperienza dei soldati al fronte durante la Grande Guerra. Il film, prodotto da Mir Cinematografica, coprodotto da Rai Cinema, in collaborazione con Trentino Film Commission, fa parte di un film ad episodi (‘I ponti di Sarajevo’) firmato da grandi maestri del cinema europeo, con la direzione artistica di Jean-Michel Frodon.
Del cast de ‘La paura’ fanno parte Gaetano Bruno, Emanuel Caserio, vincitore del premio miglior attore web-serie all'ultimo Roma Fiction Fest, Fortunato Leccese, Emiliano Masala, affiancati dagli attori trentini: Giovanni Ortoleva, Andrea Meneghello, Hans Gottardi, Laurent Gjeci, Paolo Iezzi, Angelo Spadaro, Michele Comite, Martin Tranquillini, Francesco Monticelli.
Iniziativa della Fameia Capodistriana dopo il furto al Museo del Vittoriano
Presto sarà riconiata la Medaglia d’oro al valor militare di Nazario Sauro, l’eroe capodistriano della Prima guerra mondiale, rubata dal Museo del Vittoriano a Roma la primavera scorsa.
«Vogliamo rimediare a questo fatto increscioso, perciò il direttivo ha deciso di fare fondere una nuova medaglia che sarà donata al “Vittoriano”, dove speriamo siano state incrementate le misure di sicurezza» confida Piero Sardos Albertini, presidente della Fameia Capodistriana. Il sodalizio degli esuli già pochi giorni dopo il furto si era messo in contatto con la Zecca di Stato, la Federazione Grigioverde e altri esperti per potere disporre dell’esatta copia dell’alto riconoscimento, onde riprodurlo fedelmente. Ogni medaglia, infatti, riporta il nome del militare a cui è stata conferita e può differire in piccoli particolari.
I sentieri montani della Confederazione arrivano su Google Maps grazie a Street View Trekker.
In collaborazione con il Club Alpino Svizzero, Google sta effettuando riprese sui sentieri che portano ai rifugi di montagna.
Il tutto viene filmato con Street View Trekker, uno zaino dotato di una videocamera panoramica 360 gradi, pesante 18 chili.
Lo scopo è ottenere le immagini dei sentieri percorribili soltanto a piedi, che poi potranno essere visionate dagli utenti di Google Maps come già avviene con le strade tramite Google Street View.
Al mondo ci sono infatti luoghi dove non vi sono strade ed è possibile muoversi soltanto a piedi, seguendo sentieri e piste.
Fino alla primavera del 2014 il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto propone la mostra «Pasubio 1915-1918», tappa di avvicinamento alle iniziative per il Centenario della Prima guerra mondiale (coordinate dalla Provincia Autonoma di Trento). Finora, in 1 anno e 3 mesi di apertura, i visitatori sono stati 45mila (di cui 17.577 studenti). L’esposizione - aperta dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18 nel Castello, sede del museo - è un viaggio a ritroso nel tempo, dall’oggi (contrassegnato da significativi lavori di recupero del patrimonio storico ma anche da una vasta sentieristica, in tutto 120 chilometri, che porta in quota a ridosso delle prime linee), al periodo, tra il 1915 e il 1918, quando sul massiccio al confine tra Trentino e Vicentino venne combattuta una cruenta guerra di posizione tra italiani e austro-ungarici che provocò circa 10 mila morti su una forza impiegata complessiva di poco meno di 100 mila soldati dei due eserciti.
Al Museo della Guerra di Rovereto quattro conferenze in collaborazione con le Soprintendenze provinciali.
Il Museo Storico italiano della Guerra di Rovereto, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni architettonici e archeologici e la Soprintendenza ai Beni storico-artistici, librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento, propone quattro incontri per presentare recenti interventi volti a recuperare e preservare alcuni siti storici della Prima guerra mondiale che si trovano a media e alta quota sulle montagne trentine.
Per indagare quei particolari contesti sono state utilizzate differenti metodologie, tra le quali gli strumenti e i metodi propri della ricerca archeologica, intrecciate col lavoro di ricercatori di diverse discipline e competenze, per una conoscenza completa dei materiali e degli ambienti oggetto del recupero.
Il Governo russo ha annunciato oggi che fornirà dei finanziamenti alle software house che svilupperanno dei videogame capaci di raccontare le imprese dell'esercito di Russia in maniera patriottica.
Arseny Mironov, assistente del Ministro della Cultura del Paese, ritiene infatti che troppi videogame abbiano disegnato la Russia in maniera sbagliata ed irrealistica negli anni scorsi, e che sia quindi giunto il momento di correre ai ripari.
"La prima cosa che ci aspettiamo dagli sviluppatori, è che riportino gli eventi realisticamente e con la massima attenzione alla storia autentica, evitando la creazione di un'immagine negativa per i soldati russi. Il gioco non dovrebbe solo essere divertente, ma dovrebbe anche migliorare le funzioni cognitive e promuovere l'educazione patriottica" ha spiegato Mironov.
Venerdì 18 ottobre alle ore 21 alla Sala Diana del Teatro Garage debutta in prima nazionale lo spettacolo “con testo e regia di Lorenzo Costa La Grande Guerra - Eppure si rideva”. La nuova produzione del Teatro Garage scritta diretta e interpretata da Lorenzo Costa a fianco di Federica Ruggero è presentata in occasione del prossimo centenario dello scoppio della Prima Guerra Mondiale.
Lo spettacolo è uno sguardo critico e disincantato sulla Prima Guerra Mondiale. La storia, gli eventi, gli orrori, ma soprattutto i rapporti umani gli eventi collaterali. La formula è quella del teatro – racconto collaudata già in diversi spettacoli della Compagnia - Sulle vie del Blues, Lettere da Lontano, Viaggio all’Inferno - due attori in scena Federica Ruggero e Lorenzo Costa raccontano al pubblico la storia della Grande Guerra e soltanto in rari momenti si spoglieranno della veste di narratori per diventare i personaggi raccontati.
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